Le nostre citta' conservano ancora molte testimonianze del leone andante con il libro, murato nelle fortificazioni delle nostre citta', nonche' in palazzi pubblici e privati che fecero parte dei territori della Repubblica.
Ma la pietra e' resistenze, dura, difficile da rimuovere .
Le bandiere invece hanno avuto una vita piu' effimera, dopo il 1797. Si usurano, e comunque e' stato facile rimuoverle, ammainarle , cancellarle.
Il tempo, l'ignoranza, l'incuria hanno fatto il resto. .
E' cosi' la bandiera di una nazione e dello stato piu' ricco e potente del mondo , con un muro di menzogne e' stata svilita,ridimensionata, dimenticata , rinnegata, cancellata storicamente .
Invece la Bandiera Veneta era esposta in ogni citta' capoluogo ed il senato veneto provvedeva a spedire gratuitamente alle citta' supplicanti ed a cura dell'Arsenale un apposito palo ai fini dell'esposizione del vessilo con la raffigurazione di San Marco protettore di tutti i Veneti.
Ora la dimostrazione , la conferma scritta, storica documentale del ruolo del gonfalone di San Marco , in qualita' di simbolo ufficiale di uno stato e di tutti i suoi cittadini , e' stata caparbiamente riesumata.
Abbiamo ritrovato una di quelle lettere che lo dimostra . Giaceva semidimenticata e a rischio di andare perduta , una testimonianza storica dal valore inestimabile.
In essa il segretario del doge comunica l'invio del palo con l'ordine di rinnovarlo, perche' quello vecchio risulta usurato, al fine di esporre la bandiera marciana, alla citta' di Udine, datato 23 Agosto 1753 .
La prova definitiva , finale e preziosa che il gonfalone non e' stata e non e' solamente la bandiera della capitale, Venezia, ma il vessillo esposto in ogni citta' della Serenissima, il simbolo di un intero popolo.
Ceo BandiereVenete
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fa on quadretto incornisà da vendere a bon mercà. Biogneria che la fose tacà via in ogni fameja
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