Bandiere ,gadgets, oggetistica veneta

lunedì 27 giugno 2016

La BREXIT riapre una questione sulla sovranita' veneta

Con il verificarsi del voto sulla BREXIT vale la pena di rispolverare la bandiera degli Stati Uniti delle Isole Ionie, esistente nel mar Ionio tra il 1815 e il 1864, con lo status di protettorato del Regno Unito



Attualmente fa parte della Grecia, cui fu ceduta a titolo gratuito alla fine del protettorato.

Comprendeva sette distinti stati insulari, raggruppati in federazione :
Corfu' , Cefalonia, Cerigo, Itaca, Passo, Santa Maura, Zante .

In seguito agli articolati del Congresso di Vienna,( 1815)  le Isole Ionie furono poste sotto la protezione esclusiva del Regno Unito. Nonostante ciò, e a dispetto dell'amministrazione militare inglese, sempre il Congresso di Vienna garantì all'Impero Austriaco, nei rapporti commerciali con le isole, uno status identico a quello del Regno Unito.

Come sappiamo il Congresso anzidetto si era occupato della restaurazione della situazione antecedente alla rivoluzione francese, che pero' non aveva ripristinato la sovranita' veneziana.

Per questo motivo , questa sorta di riconoscimento, da alcuni esperti di diritto internazionale fu interpretato come una indipendenza negata dalla presenza di una situazione di occupazione , una falla raccordabile alla Repubblica di Venezia, la quale dunque potrebbe ancora oggi rivendicarsi in termini di sovranita' e territorio , seppur sotto attuale amministrazione greca.

In virtu' di cio' , tali isole potrebbero tranquillamente richiedere alla Nazioni Unite , in virtu' dell'articolo IX dello statuto , l'iscrizione alla lista dei territori non autonomi soggetti a colonialismo, lista che viene costantemente aggiornata dall'Assemblea Generale per mezzo della apposita commissione sulla decolonizzazione .
L'anticamera di eventuali rivendicazioni di indipendenza.


  


giovedì 2 giugno 2016

SOUVENIR VENETI ORIGINALI O CONTRAFFAZIONI ?

In questi giorni , come sempre la nostra amata capitale Venezia sara' presa d'assalto dai centinaia di migliaia di turisti.

Molti di questi cercheranno un souvenir ma spesso troveranno merce scadente di provenienza cinese-cingalese-africana, a prezzi ingiustificati, e venduti al di fuori delle regole fiscali e di sicurezza.

Senza regole fiscali perche' evadono IVA e IRES.

Senza rispetto per il consumatore perche' violano tutti i punti del Codice del Consumo DLS 6-9-2005 n. 206, in particolare per qualita' e sicurezza dei prodotti.

Perche' farsi del male, perche' alimentare il commercio abusivo, perche' lasciare che stranieri ignoranti detengano il monopolio dei nostri simboli , storpiandoli  ?

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