ANALISI SEMI-SERIA DEL VOTO CATALANO 2015
Ok , i catalani hanno votato.
Per l'utente medio la politica e' una seccatura, non interessa piu' di tanto, tanto i politici sono mediamente considerati , chi piu' chi meno ,e forse non a torto ,abbastanza ladri, mentre nei social c'è sintesi, normalmente rigetto , si ragiona per slogan, si legge e ci si esprima mediamente nella massima semplificazione, velocemente , di pancia di getto.
Perfetto, qui nessuno e' perfetto e nessuno vuol dare lezioni, figuriamoci noi.
Tuttavia ci sta a cuore la possibilita' di annoiarvi con una banale e lapalissiana sintesi.
I popoli, anche in Europa , esistono, e non sempre coincidono con gli stati , nel senso che ci sono popoli che vivono in diversi stati o diverse regioni amministrative contemporaneamente .Oppure ci sono popoli che fanno parte , insieme ad altri di un solo stato maggiore, che li contiene .Oppure entrambe le cose.
Ed infine ci sono pochi popoli fortunati , la cui territorialita' coincide con il loro essere nazione .
Il primo caso potrebbe essere quello dei veneti, presenti prevalentemente in Italia, Slovenia, Croazia, Messico, Brasile, e all'interno dell'Italia, dove in quest'ultima sono ulteriormente suddivisi amministrativamente tra Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia. ( a grandi linee, ed eccezioni a parte ) .
I catalani invece sono piu' o meno presenti solo in catalogna , che pero' è nello stato spagnolo.
( magari qualcuno in Sardegna, chissa' )
Talvolta questi popoli accettano uno stato di fatto amministrativo creatosi secoli orsono , sebbene non piu' attuale e competitivo , altre volte sono in movimento per cambiare la propria condizione, e che piaccia o no questo succede, ma sopratutto e' lecito.
Se parliamo di Europa occidentale la faccenda e' molto statica rispetto all'Europa dell'est dove di modificazioni ce ne state a bizzeffe .
Tuttavia qui da noi , recentemente ci hanno provato molto seriamente gli scozzesi, e ora sono tornati in fibrillazione i catalani.
Questo voto ha consegnato un parlamento catalano dove i seggi verranno assegnati , a maggioranza, a membri di raggruppamenti indipendentisti , che sono vincolati ad un patto elettorale che prevede l'indizione di un referendum popolare per l'indipendenza a Marzo 2017 e la successiva attuazione , in caso di esito favorevole.
Poco conta che i voti indipendentisti effettivi si attestino appena sotto al 50% , perche' in parlamento votano i consiglieri e dunque hanno peso i seggi , non le percentuali. Per quello si vedra' al referendum, il cui esito mi pare , a favore dei si , come dire, un tantino al di sopra della meta' .
Forse per questo il premier spagnolo Rajoy sembra farsela sotto e tende la mano al leader catalono Artur Mas .
In ogni caso non e' compito di questo blog tifare per una o l'altra delle compagini,noi ci limitiamo a constatare serenamente i fatti. I popoli esististo, ed i catalani affrontano la faccenda dell'indipendenza di petto, e con determinazione . Chi si e' appassionato a questi argomenti puo' dunque trarne insegnamenti di civilta' e azione , a cominciare dalle manifestazioni di piazza, da milioni di persone alla volta e ora dal voto .
Questi sono gli strumenti per difendere i propri interessi democraticamente e pacificamente .
Questo e' il modo di esprimere la propria identita' di appartenenza ad un popolo, senza vergogna , con consapevolezza .
Tutto il resto e' fuffa.
In bocca al lupo dunque ai nostri amici catalani, li seguiremo con attenzione ed interesse .
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